Painted Notes
“Isabella e Paolo sono riusciti a creare un caleidoscopio di forme e colori che incantano e rapiscono l’ascoltatore, conducendolo in un viaggio di note e suoni, dove il classico si fonde con il contemporaneo, in una collaborazione immaginaria tra Bach, Coltrane, Morricone e Samuel Barber; il risultato rapirà l’ascoltatore, che sarà cullato dal blues”
Disco
“Painted Notes” nasce dalla collaborazione della flautista americana Isabella Arbace con il chitarrista partenopeo Paolo Palopoli a cui si aggiunge successivamente la voce di Valentina Ranalli. I musicisti, con background completamente diversi, decidono di dare vita ad un progetto originale di brani inediti e di arrangiare standards jazz in maniera del tutto innovativa, facendo confluire in esso le personali storie musicali legate al jazz, alla musica classica, alla musica contemporanea ed al pop/rock.
Prendono parte al progetto anche alcuni ospiti quali Elisabetta Serio al piano, Leonardo Massa al violoncello ed Emiliano De Luca al basso. Gli artisti hanno messo in relazione vari stili, senza confini o limiti di impostazioni, ma puntando all’obiettivo comune che è la Musica, lavorando assieme per l’unicità e la bellezza del jazz, della musica classica, pop, rock e contemporanea.
“Painted Notes” è un dipinto in cui convivono sonorità eteree e soffuse della musica contemporanea con tinte calde e decise del jazz. Passaggi articolati in pieno stile barocco si fondono con la Samba brasiliana, la musica di Samuel Barber introduce le sonorità di John Coltrane, la sperimentazione più estrema si lega allo swing tipico del Manouche, le composizioni originali, invece, a volte piene di intenso lirismo, a volte divertenti, sperimentali, non sono mai scontate, ma fanno intuire una ricerca mai fine a se stessa.
Guida all’ascolto del disco:
In “All the Things you Are”, si sono fuse progressioni jazz a frasi melodiche barocche, come ad esempio dove la geometria tipica di quelle sonorità lascia spazio allo swing manouche con finale a sorpresa. Oppure si è miscelata un’introduzione della “Partita di Bach” per flauto a una samba brasiliana di Jobim dal titolo “Black Orpheus”, trasformandola appunto nel divertente titolo di “Bach Orpheus”.
È stata fatta convivere un’ introduzione di flauto solista di Samuel Barber con “Central Park West” di John Coltrane. L’interludio del brano, invece, è intitolato “Dark Notes”, per esprimere sonorità altezzose e capricciose tra flauto e chitarra.
“Waves” descrive la bellezza del golfo di Napoli, così imponente, senza limiti di tempo, né barriere, un suono nuovo che scaturisce da una città di antiche origini, una città che cerca un riscatto.
“Mirror waters” è una semplice e frizzante melodia che si arricchisce di armonie eleganti e di libere improvvisazioni. Il brano è dedicato al misterioso mondo degli oceani .
“Painted Lives” è una melodia con influenze bebop che si denotano specialmente nella voce solista che si accompagna ai loops di chitarra. A completare il tutto un intervento a “schizzo” del delicato flauto.
Dicono del progetto:
Isabella e Paolo sono riusciti a creare un caleidoscopio di forme e colori che incantano e rapiscono l’ascoltatore, conducendolo in un viaggio di note e suoni, dove il classico si fonde con il contemporaneo, in una collaborazione immaginaria tra Bach, Coltrane, Morricone e Samuel Barber; il risultato rapirà l’ascoltatore, che sarà cullato dal blues.
Il viaggio comincia con lo standard di Jerome Kerns “All the things you are” meravigliosamente arrangiato e interpretato da Isabella Arbace e Paolo Palopoli e dal loro gruppo. Preparatevi per una bellissima esperienza di ascolto.
Marc Mommaas
Tenor Saxophonist, composer, co-founder and co-director from New York Jazz Workshop
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