Il gruppo nasce da una idea del chitarrista Paolo Palopoli, il progetto nasce all’indomani di un viaggio di numerosi mesi nella grande mela, dove ha avuto la possibilità di suonare con grandi artisti di fama internazionale.

Durante il soggiorno negli states Paolo Palopoli decide di registrare un disco dedicato al famoso compositore statunitense Jimmy Van Heusen, mescolando sonorità mainstream e hard bop a quelle caratteristiche del blues e della West Coast: è “Sounds of New York – Jimmy Van Heusen Project”, album del Paolo Palopoli Quartet.

Ben due le formazioni coinvolte nella realizzazione del progetto: i tre celebri musicisti americani Ehud Asherie al piano, David Wong al contrabbasso, Aaron Seber alla batteria, a cui si è aggiunta l’elegante voce di Valentina Ranalli, e un ensemble tutto napoletano, che vede Francesco Marziani all’hammond e Massimo del Pezzo alla batteria.

Compongono l’album quattordici tracce, tra cui tre composizioni originali scritte e ispirate alla grande mela: “Astoria”, “On the Brooklyn Bridge”, “Blues in Harlem” in stile mainstream con sonorità alla Wes Montgomery e alla George Benson, propone delle rivisitazioni di alcune tra le più celebri composizioni di Van Heusen tra cui, solo per citarne alcune, “Polkadots and Moonbeams”, “Like someone in love”, “Darn that dream”, “But beautiful”, “Call me irresponsible”.

Di ritorno da New York si sono alternati mumerosi musicisti tra cui Marco Fiorenzano al piano, Marco de Tilla o Salvatore Ponte al contrabasso, Domenico Benvenuto alla batteria, Antonio Izzo al sax.

Il gruppo si esibisce in numerose manifestazioni tra cui Bagnoli Jazz, l’International Jazz Day e i Concerti di Villa Guariglia. Al repertorio del disco registrato in America si aggiungono brani originali degli altri dischi di Paolo Palopoli, quindi le sonorità swing, be bop, blues, mainstream si contaminano con altri quali il jazz contemporaneo post bop con delle piccole incursioni nella musica etnica.